Ormai è da qualche mese che Facebook, ha annunciato la creazione di Meta, cioè la nuova società che racchiude al suo interno tutto l’universo della società di Menlo Park. Durante la stessa presentazione, Mark Zuckemberg, ha annunciato anche una svolta per il suo popolare social.
“Mi aspetto che la gente passi dal vederci principalmente come azienda di social media a una compagnia del metaverso”
(M. Zuckemberg)
È con queste parole che il fondatore di Facebook ha fatto capire che intenderà investire energie e capitali, attraverso un team apposito, nella creazione di un mondo digitale, che diventi una trasposizione virtuale del social network e, perché no, della vita e degli ambienti reali, anche quelli lavorativi. In questa corsa al metaverso si è inserito anche il fondatore di Microsoft Bill Gates.
“L’idea è che alla fine utilizzerai il tuo avatar per incontrare persone in uno spazio virtuale che replica la sensazione di essere in una stanza reale con loro”
(B. Gates)
Il fondatore di Microsoft, parlando del cyberspazio, ha indicato i prossimi passaggi: uno di questi sarà la creazione di nuovi occhiali per la realtà aumentata e guanti da utilizzare per riprodurre in modo fedele il linguaggio del corpo nella realtà del metaverso, che andranno ad aggiungersi agli Oculus di Meta.
Ma il metaverso non sostituirà del tutto il lavoro in presenza, ha assicurato il ceo di Microsoft Satya Nadella.
Intervenendo nella rubrica “The New World of Work” della Harvard Business Review, Nadella ha spiegato che il metaverso “non può sostituire la compresenza fisica”, ma potrebbe rappresentare una nuova possibilità nell’organizzazione del lavoro, dalle e-mail alle chiamate audio, dalle riunioni video alle nuove riunioni immersive, ma senza eliminare l’incontro fisico. Tutto questo ci darà più opzioni e più flessibilità su come incrociare la connessione umana e la connettività.
Lo strumento che ci permetterà di immergerci e vivere il metaverso saranno i visori, che oggi sono usati perlopiù per i videogiochi. Zuckerberg promette invece che li utilizzeremo anche per studiare, lavorare e comunicare con i colleghi. O meglio, con i loro avatar. Il ceo di Meta prospetta di fatto un mondo con svariate comunità virtuali interconnesse dove svolgere diverse attività, comprese quelle lavorative.
Facebook ha lanciato un software per riunioni aziendali, chiamato Horizon Workrooms. E anche Microsoft ha annunciato il lancio di Mesh, una evoluzione della piattaforma Teams dal 2D al 3D, con gli avatar che si riuniranno in spazi virtuali tridimensionali studiati per riprodurre sale riunioni e uffici.
In pratica, invece di vedere colleghi e clienti sullo scacchiere delle videoriunioni, li incontriamo in uno spazio aziendale virtuale. Senza spostarci dalla scrivania dell’ufficio o di casa.
Microsoft, inoltre, sta già lavorando allo sviluppo di prototipi di realtà 3D per lo smart working, che lo stesso Bill Gates avrebbe avuto già la possibilità di testare personalmente, dicendosi davvero entusiasta del potenziale, con particolare riferimento a quelli che potrebbero essere i cambiamenti introdotti nel mondo del lavoro.
Questo sarà il lavoro del futuro? È una domanda alla quale ancora non possiamo dare una risposta, ma possiamo essere abbastanza certi che sarà una parte del lavoro del futuro. Sarà un nuovo mondo che offrirà diverse possibilità, che ci proietterà verso nuove opportunità e eliminerà ancora di più le distanze.
Per questo dobbiamo prendere in considerazione l’obiettivo di formare delle nuove figure professionali in grado di affrontare questa nuova sfida, in grado di poter svolgere le proprie mansioni anche in un mondo virtuale.
Noi di Cifap Formazione siamo pronti a questa sfida, e tu?